Questa mattina una meravigliosa ragazza dell’Academy ha condiviso qualcosa di potentissimo.
Le sue parole mi hanno riportata lì, dove abitano le mie ferite, ma allo stesso tempo mi hanno elevata verso una nuova consapevolezza.
Da questo flow interiore è nato il messaggio che voglio condividere con voi oggi.

Lei raccontava che, partendo dall’idea di perfezione, è rientrata nel corpo, nella sessualità, nella sensualità, nel piacere.
Che oggi, guardandosi allo specchio, non vede più una ragazza imperfetta… ma la perfezione che si manifesta attraverso i difetti e le ombre.

E proprio da qui voglio intrecciare le mie parole.

Per anni anch’io ho inseguito la perfezione.
Credo che faccia parte di una memoria ancestrale, tramandata dalle donne del mio lignaggio: la ricerca della perfezione estetica “per l’uomo”.
Ma per me è sempre stata una gabbia, un limite.
Perché mi allontanava da me stessa: il mio sguardo non era più verso l’interno, ma rivolto all’esterno, a cercare approvazione.

Tutto è cambiato quando ho incontrato il grembo, l’alchimia del grembo, la sessualità sacra, le Dee, l’alchimia femminile.

Ho compreso che è giusto onorare il corpo, prendersene cura, amarlo.
Ma non per schiacciarci sotto i condizionamenti della società.
Piuttosto come un mezzo per elevarci, un ponte verso la nostra vera potenza.

Il corpo non è una prigione da perfezionare.
È un portale di trasformazione.

Quando scorriamo i social, veniamo sommerse da immagini di perfezione: corpi bellissimi, vite perfette.
E io le onoro, quella bellezza la onoro davvero.
Ma riconosco che è ciò che ci vogliono mostrare: una parte, non il tutto.

E allora inevitabilmente ci chiediamo: “Cosa mi manca?”

La mia risposta è semplice: non ci manca nulla.
Stiamo solo cercando il tesoro fuori, dove non potremo mai trovarlo.

Il tesoro è dentro.
È nel grembo.

Quando torniamo al grembo , alla sua trasformazione, al piacere, all’erotismo, alla sensualità , ci riconnettiamo alla nostra sfumatura unica di bellezza.
Una bellezza che non è standardizzata, ma viva, mutevole, ciclica: fatta di manifestazione, abbondanza, morte e rinascita.

E quando qualcosa ci porta fuori da noi, la via è semplice:
respiriamo, muoviamo il bacino, portiamo piacere nelle nostre azioni.
Da lì rinasce un’energia nuova, fertile, vibrante.

Il grembo ci chiama, sempre.
E io lo griderò fino all’ultima ora su questa Terra:

La Dea non è inaccessibile.
È qui, profondamente dentro di noi.

E quella perfezione che cerchiamo, esiste già: ma è diversa da quella che ci mostrano.
È la perfezione della natura: fatta di luce e buio, estate e inverno, sole e tempesta.

Perché noi dovremmo essere diverse?
Perché dovremmo mostrarci solo nella fase luminosa?

Noi siamo tutto.
E proprio lì, nella nostra completezza, vive la vera bellezza.

Non sei chiamata a mostrarti perfetta, ma a mostrarti intera.
E in questa interezza c’è la tua forza, la tua verità, la tua sacralità.

Questo è lo spazio che voglio custodire insieme a te:
uno spazio sacro, sacro, sacro

Se desideri immergerti ancora di più in queste pratiche, il portale dell’Aligned Woman Academy è sempre aperto per te: un luogo dove il grembo, la ciclicità, il piacere  e la Dea vengono onorati ogni giorno, insieme ad altre donne come te.

Con amore,
Elena 🌺